lunedì 25 gennaio 2010

E' un problema ma...

.. con un minimo di furbizia è risolvibile....
Sto parlando di un filato ampiamente utilizzato per le corde degli archi che da qualche anno è scomparso dal mercato, il caro vecchio Fast Flight che da sempre utilizzo per le corde flemish, materiale indistruttibile, longevo, affidabile e soprattutto super-conosciuto.
Dal 1999 è ufficialmente "discontinued" ovvero non più in produzione.. è una mezza verità perchè di fatto lo Spectra (questo è il nome tecnico del materiale che poi commercialmente diventa Fast Flight) è ancora prodotto dalle stesse aziende di prima, solo che è stato contingentato per l'80% dall'esercito americano per la produzione di vestiario antiproiettile, il restante 20% per usi che nulla hanno a che fare con arco e frecce.
Di fatto nulla ne rimane per il mondo dell'arcieria...
In teoria resterebbe solo da rassegnarsi all'evento e sciegliere tra i restanti filati sul mercato (non pochi, del resto) e riabituarsi alle nuove corde con santa pazienza, ma non è poi facile.. costruisco e ho costruito corde per un sacco di archi diversi, e ho avuto per le mani almeno un centinaio di archi a cui rifare la corda, ho sempre utilizzato il Fast Flight che per me è diventato il metro di paragone, ed ora che costruisco archi non saprei immaginarmi la differenza tra il nuovo filato Fast Flight Plus, o l'8125, o il BCY 450.. inoltre di tutti questi filati cambiano i diametri delle corde e nessuno di loro è uguale ad un altro.. è un casino, fino alla profonda conoscenza di un filato particolare potrei non riuscire a stabilire quanti fili ci vogliono per un 37# piuttosto che per un 60# o un 80#...
Però di certo so che possiedo una testardaggine ai confini del possibile e che già da tempo ha valicato quelli del probabile: ergo non mi rassegno allo spreco di metri e metri di filato al costo di oltre 50€ la bobina nè mi rassegno a perdere la testa ogni volta che devo conteggiare fili e diametri della corda di un nuovo arco..
E allora?
Semplice: prendo il telefono, una bella guida internet con i negozi di arcieria e chiedo se hanno delle rimanenze di magazzino!
Risultato: in un paio d'ore sono saltate fuori otto bobine del vecchio FF più una delle rare bobinone da mezza libbra...
Non male vero?

domenica 24 gennaio 2010

L'Art de l'Archerie

Stop! Prima di pensare male leggete le prime due righe, o tre che siano.. Questo titolo non è nato per autoincensarmi come nuovo costruttore di archi ma è il nome dell'ultimo longbow da me costruito per Aurora, una delle ragazze della compagnia arcieri medievali.. il nome è stato espressamente richiesto da lei così come i legni con i quali è stato costruito. Sulla nuova dima di compensato multistrato sono state così stese tutte le lamine ed i componenti di questa piccola meraviglia di colori, di aspetto accattivante e dalle ottime prestazioni nonostante il libbraggio di sole 36#@27" di allungo. Il longbow ha la mia solita lunghezza di 66", che consente una trazione fluida, pastosa e per nulla affaticante (nemmeno per l'arco), la freccia viene accompagnata dalla corda molto più gentilmente rispetto ad un arco più corto, è vero che all'uscita risulta meno veloce di un 64" ma la freccia mantiene più a lungo il suo volo senza apprezzabile perdita di energia cinetica.. I legni sono: Milletia Laurentii, Acer Distichum e Taxus Baccata per i flettenti (Wengè, Acero e Tasso) Guibourtia Demeusei (Bubinga o African Rosewood) con due accenti di Fraxinus Americana al suo interno (Frassino Bianco). Completano l'opera due overlays sul dorso dell'arco costituiti da due piallacci in Acero e Fraxinus Mandshurica (Frassino Ornamentale giapponese). In Acero e Frassino anche i tips. E' stato scelto di incollare la pelle solo sulla finestra della freccia, per non coprire il disegno del riser che merita di far bella mostra di sè. Buon Divertimento Aurora :-) (Giusto il tempo di ridurre ed inserire le foto)